CENTRO DI INTERPRETAZIONE DEL TERRITORIO SUI MESTIERI

Il Centro di Interpretazione del territorio dedicato ai mestieri è un progetto espositivo creato per valorizzare il patrimonio culturale e naturale del territorio, come luogo in cui la comunità locale è chiamata a ripensarsi, a interpretare il proprio passato e progettare il futuro attraverso una specifica chiave di lettura.

Il tema dei mestieri è quello che meglio di altri aiuta a leggere questi luoghi, a comprendere i segni lasciati sul paesaggio e a scoprirli anche da un punto di vista turistico: all’interno del Centro si scoprono le storie degli scalpellini, dei terrazzieri, dei mosaicisti, dei coltellinai, dei falegnami, degli intagliatori, dei carbonai, degli ambulanti, di cuochi e camerieri e qualche “vita speciale” del territorio, come quella del pugile Primo Carnera, quella di Luigi Del Bianco – capo scalpellino al Monte Rushmore – quella del mosaicista Giandomenico Facchina e quella dell’imprenditore edile Conte Giacomo Ceconi.

Il Centro è il luogo in cui si svolgono le attività didattiche del MAFC e viene utilizzato come sala conferenze, attrezzata con proiettore e dotata di 70 posti a sedere.

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